06 Mar Un olio un territorio: la Sicilia raccontata attraverso l’extravergine di qualità
NeroVulcano arriva da Bronte, dalle pendici dell’Etna. Con lui debutta il nuovo progetto La Tonda: “Un olio, un territorio”. L’idea è raccontare ogni anno uno spicchio di Sicilia attraverso l’olio extravergine, uno dei suoi prodotti più caratteristici. Niente di nuovo. I francesi, con il vino e il terroir, possono dare lezioni. I vignaioli italiani li hanno imitati con successo. Oggi la Toscana dei Super Tuscan, le Langhe del Barolo, la Franciacorta degli spumanti, l’Etna dei grandi rossi sono riconosciute come mete di turismo enologico. Il vino ha fatto crescere il territorio.
Il mondo dell’olio, almeno quello rappresentato dalle grandi aziende, invece sembra fermo a un secolo fa. Lavora in direzione ostinata e contraria: importa olio da tutto il mondo, purché sia a buon prezzo, lo mescola nelle classiche bottiglie da supermercato e lo serve con la vaga dizione di oli di provenienza comunitaria oppure extracomunitaria. Quando va bene, visto che l’anno scorso il test del dna ha svelato che una enorme partita di extravergine “italiano” in realtà arrivava da tutto il bacino del Mediterraneo.
Collegare un prodotto a un luogo fisico non è una trovata di marketing. Perché bisogna metterci la faccia. Perché è una fatica doppia. Almeno se lo fai come lo abbiamo fatto noi. Non siamo andati in un frantoio a comprare una partita di olio. Ma abbiamo preso la macchina e in compagnia di Luigi Larocca, agronomo e amico, ci siamo messi a viaggiare tra gli uliveti di Bronte, alle pendici dell’Etna. Abbiamo ispezionato il territorio, abbiamo parlato con i contadini, abbiamo assaggiato. Chilometri e chilometri senza risolvere niente. Poi, un tassello alla volta, il progetto è sbocciato da solo.
Nicola Furnitto, coltivatore di Bronte associato alla Apo, l’associazione dei produttori olivicoli di Catania, ci ha fornito una partita di eccellenti olive e Pasquale Romano, del Frantoio Romano, le ha trasformate in olio.
– LEGGI L’INTERVISTA A PASQUALE ROMANO
Con Pasquale, il poeta della Nocellara Etnea, abbiamo suggellato un patto nel suo uliveto del cuore. Pochi chilometri da Bronte, si esce da una provinciale, si passa un cancello e si prende una stradina che sale tra terra nera, pietre aguzze, ulivi e pistacchi. Un ritaglio di luna portato sulla terra. Pasquale ci ha fatto vedere gli alberi, ci ha chiesto se questo posto ci piaceva. E lì abbiamo capito che da questa terra sarebbe nato un grande olio. Ecco NeroVulcano.